lunedì 24 ottobre 2011

Zecharia Sitchin, Sumeri, Annunaki, Nibiru: scomode verità.

 Zecharia Sitchin e le sue teorie che rivoluzionano completamente ciò che noi crediamo di sapere del nostro passato, hanno suscitato molto interesse fra le persone che, con mente aperta, non si accontentano di ciò che sono state abituate a credere, ma che vogliono capire veramente qual'è la verità: chi siamo, da dove veniamo, chi ci ha creato...
I suoi libri di archeologia misteriosa, che interpretano gli antichi testi Sumeri, ci danno queste risposte. Ci raccontano altre Verità. Verità che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi, ma che per motivi di interesse religioso, politico, economico, i "capi" delle nostre religioni e delle nostre nazioni, hanno sempre cercato di camuffare, dando loro nomi diversi, facendole passare per leggende popolari senza fondamento, o chiamandole "Apocrifi" e chiudendole dentro un cassetto sperando che nessuno si prendesse la briga di leggerle e interpretarle per ciò che erano. Per far si che questi capi mantenessero immutato il loro potere sulle persone era necessario che restassero ignoranti, che non si ponessero domande, che credessero e basta. Per fede. E, nel corso dei secoli, chi non credeva o azzardava mettere in dubbio qualcosa, diventava automaticamente adoratore di satana. Streghe al rogo, libri al rogo. Per centinaia di anni sulla Terra abbiamo vissuto nell'oscurità data dalla paura di esprimere il nostro pensiero perchè se andava contro ciò che "loro" dicevano, la nostra vita era in pericolo...
Nonostante ancora cerchino di nascondere ciò che diventa sempre più evidente, ormai i tasselli del puzzle si stanno ricomponendo e grazie a persone come Zecharia Sitchin, che hanno guardato oltre il buio dell'ignoranza e del fumo negli occhi, tutti noi possiamo VEDERE E SAPERE.
Di seguito, vi lascio un interessante riassunto delle teorie di 
Zecharia Sitchin: buona lettura a tutti!
(Morgana ☆¤*¤☆ La Porta Delle Stelle☆¤*¤☆)
 ZECHARIA SITCHIN - LE SUE TEORIE
Secondo l’autore il nostro sistema solare annovererebbe, oltre ai classici nove (in realtà otto dopo la declassificazione di Plutone a ‘pianetino’) membri, un altro pianeta che viaggia su un’orbita ellittica, con un periodo di rivoluzione intorno al sole di circa 3.600 anni. Questo pianeta (chiamato Nibiru o Marduk e proveniente da una lontana zona dello spazio), miliardi di anni fa, quando il nostro sistema solare era ancora in via di formazione, sarebbe stato catturato dall’attrazione gravitazionale di Nettuno e deviato dal suo percorso verso l’interno. Una volta arrivato in prossimità di Giove il suo corso fu nuovamente deviato verso un'orbita più interna fino a che venne a trovarsi in posizione tra Marte e Giove dove alcuni suoi satelliti ebbero una sorta di scontro cosmico con un pianeta che si trovava in traiettoria chiamato Tiamat. Dallo scontro, Tiamat venne spinto assieme a un suo satellite (Kingu) tra Venere e Marte dando origine al sistema Terra-Luna; una parte del pianeta colpito, sotto forma di frammenti, ricadde sul suo satellite, e i residui dei satelliti di Marduk furono scagliati lungo un'orbita oblunga e retrograda dando origine alle comete, altri pezzi rimasero sul luogo dell'impatto tra Marte e Giove generando la fascia principale degli asteroidi. Man mano che si stabilivano nuovi equilibri e si andavano a stabilizzare le orbite, il sistema solare prese la forma attuale.
Il pianeta 'invasore', che ospitava sulla sua superficie forme di vita organica a livello macromolecolare, trasferì nell'urto parte di questa materia sul pianeta colpito. Secondo Sitchin la vita sul pianeta invasore evolvette molto più velocemente che sul nostro, tanto che la civiltà che lo abitava (chiamati Anunnaki nei testi sumero-babilonesi), 450.000 anni fa circa, viaggiò fino alla Terra per fondarvi una colonia, intraprendendo lavori di estrazione di minerali, in particolare di oro. Questo elemento doveva essere trasformato in fini polveri per essere rilasciato nell’atmosfera di Nibiru per ripararla dai danni che si aggravavano ad ogni passaggio del pianeta nel suo punto più vicino al nostro sole a causa dell’eccessivo calore e dell’aumento di velocità che il pianeta subiva nella parte più stretta della sua ellisse rotazionale. Furono fondati così i primi insediamenti nel medioriente, luogo di atterraggio degli abitanti del pianeta, e fu stabilita una gerarchia di comando per i lavori. Nel contempo venne mantenuta una stazione in orbita e successivamente fu fondata una colonia su Lahmu (Marte) da dove un gruppo di questi essere (chiamati Igigi = coloro che osservano) dirigevano le operazioni di trasferimento.
In seguito a un ammutinamento di alcuni lavoratori, 300.000 anni fa circa, uno degli scienziati venuti dal pianeta (En.ki), creò l' Homo Sapiens (Lulu) mescolando l' ovulo di una ominide terrestre con il suo sperma. Questo per creare una serie di individui che portassero avanti le operazioni di estrazione al posto degli extraterrestri. Successivamente attraverso operazioni di ingegneria genetica questi esemplari furono resi capaci di procreare ottenendo quello che noi chiamiamo homo sapiens-sapiens, il quale si diffuse sul pianeta.
Queste entità extraterrestri diedero inizio, nel corso di vari millenni, alle varie forme di civiltà; la prima fu quella dei Sumeri, poi quella egiziana e successivamente quella est-europea/indiana.
Secondo Sitchin, le storie raccontate dalla Bibbia, e quindi la genesi, il diluvio universale, la vicenda di Sodoma e Gomorra, ma anche alcuni racconti lasciatici dalle culture egizie e mesopotamiche, non sarebbero altro che delle cronache dei tempi in cui questi esseri abitavano sul nostro pianeta.
In particolare lui identifica tre episodi:
1) il diluvio universale: fu causato dal distacco di una massa di ghiaccio dall’antartide in un periodo intorno della fine dell’ultima era glaciale, approssimativamente tra l’11.000 ed il 10.000 a.C. – Sitchin narra che il racconto della Bibbia secondo cui ‘Dio mandò il diluvio’ non è altro che un sunto della decisione di En.lil (il capo degli Anunnaki) di non rivelare all’uomo l’avvicinarsi dell'imminente catastrofe (che era stata prevista da un altro Anunnaki che regnava nel Sudafrica);
2) Il racconto della Torre di Babele sarebbe la cronaca del tentativo di Marduk e suo figlio Nabu di prendere possesso della zona a sud di Sumer dove invece regnava un’altra fazione. Per impedire ciò, e la costruzione da parte di Marduk di un suo tempio, la fazione regnante decise di muovere guerra e scacciare Marduk e i suoi seguaci dividendoli in varie terre e ordinando ad ogni gruppo una nuova lingua. Sitchin data questo evento a circa il 3450 a.C.;
3) La distruzione di Sodoma e Gomorra fu un atto in cui un consiglio di questi ‘dei’ mosse di nuovo guerra contro Marduk e Nabu che ancora una volta pretendevano il dominio sulle terre di Sumer e Babilonia. La guerra avvenne con l’impiego di armi nucleari e chimiche, di cui si troverebbero ancora i segni nella penisola del Sinai, nella piana del Mar Morto, e nella zona di Harappa – Moenjo Daro. Sitchin data questo evento al 2024 a.C.
Sitchin sostiene che le religioni delle prime culture terrestri non sono altro che l’eco delle vicende riguardanti questi esseri, che vennero adorati dagli uomini ed il cui culto si sparse in tutto il mondo. Ciò fu agevolato dal fatto che alcuni di questi esseri si trasferirono con dei seguaci nel continente sudamericano, in quello asiatico, e nel nordeuropa, creando di volta in volta dei piccoli gruppi da cui sarebbero discese le popolazioni fino ad arrivare alle nascite di vere e proprie civiltà.
Sitchin sostiene inoltre che:
- i maggiori centri megalitici sparsi nel globo furono costruiti dagli Anunnaki con funzione calendariale, astronomica e metallurgica;
- le Piramidi di Giza furono costruite subito dopo il diluvio come 'fari' in grado di segnare la rotta di atterraggio verso il Sinai dove era collocato lo spazioporto;
- la Sfinge fu costruita per segnalare cronologicamente il momento della costruzione delle piramidi (L'Era del Leone) e che il suo volto fosse in origine quello del dio che progettò le piramidi (Ningishzidda) e che solo successivamente fu riscolpito per immortalare il volto di Marduk/Ra;
- la civiltà andina discende direttamente da quella mesopotamica e si sarebbe formata in due diverse fasi: una tramite un gruppo di coloni portati nelle ande per estrarre metalli, e una a causa dell'esilio di una divinità espulsa dall'egitto che si stabilì nell'America centrale e che fondò i primi centri astronomici.
Sitchin basa le sue teorie sullo studio di tavolette di argilla mesopotamiche contenenti le cronache ed i miti locali, sui miti delle popolazioni di altre zone del globo (in particolare il sudamerica), reperti archeologici quali sigilli, monili, statue, incisioni, e studi in ambito scientifico che sembrano confermare le sue conclusioni. Non ultima una rivisitazione linguistica degli scritti lasciatici da sumeri, accadi, babilonesi e dal Vecchio Testamento.
(Si ringrazia C. Tortore per il testo gentilmente concesso)

Nessun commento:

Posta un commento